Ovaltine, pubblicità (1945; la parola gay era usata come sinonimo di happy)
Disclaimer: il seguente programma può contenere ironia e facili provocazioni. Si consiglia la lettura a un pubblico adulto e poco permaloso.
Lettore, sei sfinito dalle accuse che le tue amiche ti rivolgono di essere omofobo solo perché hai detto “no, ma comunque io ho tanti amici gay”? Ti sembra di non capire tutti questi nuovi termini tipo transgender, o sessualità libera e consapevole? Ti senti oppresso dalla dittatura dello schwa?
Ecco quello che non sapevi di aspettare da molto tempo: una guida pratica per cavartela in ogni situazione, persino con quell’amico che si mette lo smalto alle unghie eppure ha la fidanzata figa, e quindi tu non hai ancora capito da che parte stia! E allora, cominciamo…
Al numero 1) il mio amico si cura molto… è possibile che sia gay? Beh, certo, è un dubbio legittimo, infatti alcune autorevoli testate scientifiche (di cui adesso mi sfugge il nome, ma giuro che sono credibili) hanno rivelato come la preferenza per l’organo genitale maschile sia indotta nel cervello dall’uso prolungato di smalti e creme depilatorie. Ne consegue inoltre che siano lesbiche tutte le tue amiche che non si depilano… Peccato non ci siano esempi da portare: si sa che le donne senza ceretta in natura non esistono. Questione darwiniana.
Al numero 2) la mia amica è una bella ragazza che non ha problemi a trovarsi gli uomini, quindi perché mai dovrebbero interessarle anche le donne? E qui è ovvio che il ragionamento fili: chi mai, se non costretto dalla società maligna, dovrebbe voler stringere a sé una bella ragazza, magari con un bel seno o delle belle cosce, le ciglia folte, il punto vita accentuato… cioè, che schifo, giusto?
Al numero 3) la tipa con cui sto parlando secondo me prima era un uomo. Se lo chiedo sono offensivo, ma la mia è solo una curiosità… Introduciamo ora un teorema astrofisico molto complesso, ho bisogno di tutta la tua attenzione. Pronto? Ok, eccolo: ognuno è quello che si sente. La persona che hai davanti non è definita solo dai suoi genitali. Si presenta come Gigi? È Gigi. Si presenta come Janette? Rimane Janette anche se fra le gambe avesse un pene, una vagina o un polipo. Ti senti mortalmente curioso di sapere cosa c’è nelle sue mutande? Beh, fatti tuoi, e soprattutto fatti suoi, a meno che tu non abbia un qualche interesse romantico, ma a quel punto troverete di sicuro modi meno offensivi per comunicare. E io come dovrei comportarmi? Come, incredibile a dirsi, se fosse una persona, senza distinzioni di sesso, lingua, religione…. E allora se quella persona mi dice che si identifica come un aeroplano? In primo luogo non credo proprio che ti succederà mai, in seconda istanza sono comunque fatti suoi, e terzo, splendido: potete andare insieme a volare sui bei prati verdi.
Bonus Tip) quel tipo americano mi ha detto di dargli del “they”… Uno spaventoso spettro si aggira per l’Europa, e nel mondo, e si chiama “giro dei pronomi”: so che potrebbe sembrare assurdo, ma addirittura alcuni esseri alieni pretendono di dirti come vogliono essere apostrofati! Roba da pazzi. Qualcuno forse si sarà pure inventato una giornata delle persone non binarie giusto per poterne parlare…speriamo che non sia proprio il 14 luglio, che c’ho già in programma una braciata!
Come al solito, sperando di aver fatto cosa gradita…
Làgany
N. b.: nessuno qua vuole mettere in dubbio la curiosità e la predisposizione all’ascolto dell’altro! Se volete chiedere, senza dare giudizi, ed essendo pronti ad affrontare temi che per il vostro prossimo possono essere complicati, fatelo! Ogni voce, ogni persona può fare tanto, ma parlate sempre ricordando la vecchia massima… la gentilezza conquisterà il mondo.
N. b. 2: questo articolo usa il maschile sovraesteso per ricalcare un modo di scrivere antiquato. Non è nostro intento colpevolizzare o accusare gli uomini in quanto tali. Solo gli/le/lə omofobə :)
Per qualsiasi commento, risposta o offesa, rispondete e taggatemi: possiamo incazzarci e poi essere gentili in armonia 😊
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