George President; MAN-TASTIC Editori, 2021
«- La vedi? La vedi anche tu allora?
- Sì, è lì, è davvero lì, in fondo alla cucina!
- E cosa vedi?
- Ommioddio detective Macho, è orribile! Ha i capelli ispidi, e… e due grosse masse sul petto. È come dicevi tu, è tutto vero! Ha i peli su tutto il corpo e gocciola sangue… oh Gesù, si avvicina, si sta avvicinando!!!» (p. 69)
Ponte a Bucicchio, 1999. Un terribile omicidio sconvolge la tranquilla cittadina: un corpo viene ritrovato in fondo al canale di scolo, è il cadavere di Anna Amata, studentessa universitaria di 29 anni. È stata uccisa con un colpo di arma da fuoco, il proiettile proviene dalla pistola di Achille Bellini, il suo fidanzato, un trentenne conosciuto e amato da tutti. Vengono ritrovati anche abiti di Bellini sporchi di sangue, la sua macchina è stata avvistata vicina al fiume, dentro ci sono degli appunti su come occultare un cadavere. I sospetti quindi si concentrano subito su due figure: Maria, la madre di Bellini, che secondo alcuni era ossessionata da Anna, e riempiva Achille di un amore malato e possessivo, e Rosa, l’amante del giovane, che forse lo voleva tutto per sé. Oppure, si pensa, potrebbe essere uno strano caso di suicidio, perché si sa, Anna in fondo era una ragazza eccentrica, l’università le aveva dato alla testa, e avrebbe fatto di tutto pur di attirare l’attenzione. Una sola cosa è certa: la colpa di Achille è quella di averle amate troppo tutte e tre. Eppure, dopo un anno di indagini, le piste si inaridiscono, non ci sono abbastanza indizi, e nessun colpevole viene assicurato alla giustizia.
Ponte a Bucicchio, 2022. Maria e Rosa sono state cancellate dalla vita di paese, tutti ricordano e nessuno perdona. Anche se vivono ancora lì, nessuno le ha più volute incontrare, e chi si è avvicinato alle loro case ha raccontato di strani rumori, di figure mostruose che si aggirano nei campi durante la notte del sabato, intente a spazzare i vialetti con scope di saggina. Ma Ponte a Bucicchio cerca di andare avanti, persino in quest’anno, una ricorrenza particolare perché si calcola che sarebbe stato quello in cui Anna si sarebbe finalmente laureata, se la sua giovane vita non fosse stata stroncata all’improvviso. Ed è proprio intorno ai giorni della sua festa di laurea postuma che il romanzo di President entra nel vivo e nel fosco del suo racconto: una creatura oscura inizia ad essere avvistata in paese, un’ombra a tre teste, alta due metri e grondante sangue appare nelle cucine, accanto ai fornelli, e prepara un malefico intruglio, un rooibos ricostituente antirughe depurativo da offrire alle sue ignare vittime. Solo il detective Macho, sempre in cerca di giustizia in compagnia della sua bionda assistente Jessicah, potrà scoprire finalmente la colpevole di quell’efferato omicidio che è tornato a tormentare gli uomini del paese.
Consigliato a... chi ama le storie dove finalmente sia fatta giustizia e la colpa sia sempre delle coprotagoniste femminili.
Link per l’acquisto: fortunatamente questo libro non si può comprare perché non esiste… Se però ti è sembrato fin troppo credibile posso consigliarti di fare una vera indagine su Il mostruoso femminile. Il patriarcato e la paura delle donne… di Jude Ellison Sady Doyle, non certo di George President!
«L'umanità è definita dagli uomini, perciò le donne, che non sono uomini, non sono umane. Da qui la necessità che vengano dominate dagli uomini - e se le donne si ribellano a questo dominio diventano mostruose. Un mostro non è qualcosa da ignorare o da sottovalutare. Non ispira soltanto rabbia o disgusto. Un mostro, per definizione, suscita paura. Sotto tutto il disprezzo che gli uomini hanno riversato sulle donne nei secoli, sotto tutte le condanne per la loro alterità, c'è l'inconsapevole riconoscimento del nostro potere, un potere così grande che, secondo i loro calcoli, potrebbe porre fine al mondo.»
Jude Ellison Sady Doyle; Tlon, 2021
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